SHULUQ ENSEMBLE
THE DREAM OF IBN HAMDIS
Barcode: 8392347030409 / Cat: VM3040 / 1 CD / Label: VISAGE MUSIC
“The Dream of Ibn Hamdis” è il lavoro discografico dello Shulùq Ensemble, un omaggio ai popoli e alle culture del Mediterraneo attraverso la musica. Il "Mare Nostrum" è un luogo ideale dov’è possibile la convivenza tra passato, presente e futuro, così come la coesistenza di valori, di ideali e sogni delle persone che vivono lì. "Shulùq" è la traslitterazione del nome arabo del vento Scirocco (il vento del sud). Quindi lo Shulùq Ensemble è il simbolo di questo “vento”, il fiato, il respiro del Mediterraneo, e per estensione l'anima stessa del Mare Nostrum, un ponte fatto di suoni, ritmi di armonie ed emozioni comuni che riuniscono tutti gli abitanti delle sue coste. Lo Shulùq Ensemble è composto da eccellenti musicisti e compositori di fama internazionale: Calogero Giallanza (flauti), Salim Dada (chitarra, kwitra, voce) Andrea Piccioni (percussioni) con la partecipazione di Karima Skalli (voce). Provenienti da vari mondi musicali: europeo classico, arabo e nordafricano, barocco e jazz, l’Ensemble suona musiche originali composte e ispirate dalle poesie di IbnHamdis, un poeta arabo-siciliano del XII secolo (1056-1133) . Avendo lasciato la Sicilia seguendo la conquista normanna, il poeta continuò per tutta la sua vita come esiliato a cantare la sua patria, come un paradiso perduto. Unione di diverse civiltà, greco-romana e arabo-musulmana. Queste sono le radici del progetto The dream of Ibn Hamdis: una ricerca che vuole seguire e trovare, nel corso dell'ultimo millennio, il filo di uno specifico discorso artistico, verso il Mediterraneo, un "ponte" fatto di armonie, suoni, ritmi e sensibilità comuni, un "mare nostrum" poetico-musicale, di pace e generoso, “l’ultimo dono dell’unica civiltà mediterranea”. Un'aspirazione a un mondo migliore, ambedue desiderati e ricercati, a volte a costo della vita di migliaia di migranti che attraversano, fuggendo verso un disperato esilio di libertà e salvezza, ma anche spesso tragicamente, verso un destino di vite spezzate e disperse.